GRATUITO PATROCINIO? SI PUO’.

PATROCINIO LEGALE A SPESE DELLO STATO? SI PUO’!

Riportiamo l’intervista rilasciata a IL CANTIERE MAGAZINE.

Il CANTIERE MAGAZINE: GRATUITO PATROCINIO? SI PUO'

Il CANTIERE MAGAZINE: GRATUITO PATROCINIO? SI PUO’

«La legge è uguale per tutti” è una bella frase che rincuora il povero, quando la vede scritta sopra le teste dei giudici, sulla parete di fondo delle aule giudiziarie; ma quando si accorge che, per invocar la uguaglianza della legge a sua difesa, è indispensabile l’aiuto di quella ricchezza che egli non ha, allora quella frase gli sembra una beffa alla sua miseri». Questa frase, del celebre giurista Calamandrei, racchiude perfettamente il senso dell’istituto giuridico che per tutti i cittadini è davvero utile conoscere: il patrocinio legale a spese dello Stato.

Se in altri ordinamenti occidentali parlare di “legal aid” è all’ordine del giorno, al punto che la stessa industria cinematografica ha dedicato e dedica ampio spazio a questa attività, presentata altresì come fenomeno sociale, in Italia sono pochi i cittadini consci dell’esistenza della possibilità di stare in giudizio con un avvocato “pagato dallo Stato”.

Se è vero che la Costituzione riconosce a tutti il potere di agire in giudizio in tutela dei propri diritti soggettivi ed interessi legittimi e afferma che il diritto alla difesa è inviolabile in ogni stato e grado del procedimento, deve anche essere evidenziato il terzo comma dell’appena citato articolo 24 che prevede che ai non abbienti siano assicurati, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi avanti ad ogni giurisdizione. Infatti, è presente nell’immaginario collettivo l’idea che solo il “ricco” possa permettersi un avvocato e, quindi, il rispetto e la tutela delle proprie pretese. Così non deve essere e così non è, vuoi per una scelta prettamente etica, vuoi per il rispetto del dettato costituzionale.

Per questi motivi il legislatore, con il DPR 115/2002, ha provveduto ad istituire l’istituto del patrocinio legale a spese dello Stato, comunemente detto gratuito patrocinio. La finalità delle disposizioni attuative di questo istituto sono quelle di assicurare a chiunque disponga di determinati parametri reddituali e familiari di inoltrare all’ordine degli avvocati competente un’istanza per l’ammissione al gratuito patrocinio, in base alla quale – ove accolta – le spese relative all’attività del professionista saranno sostenute dall’erario. Attualmente, ha diritto all’assistenza legale pagata dallo Stato chiunque disponga di un reddito annuo inferiore a 10776,33 Euro al netto degli oneri deducibili, nel caso di istanza per un procedimento civile o amministrativo, e del medesimo importo reddituale maggiorato di 1032 Euro per ciascun famigliare convivente in caso di procedimenti penali.

Deve poi essere sfatato anche il mito del cosiddetto “avvocato d’ufficio” che, secondo un’immagine stereotipata, è spesso un professionista alle prime armi o non particolarmente interessato a dedicare attenzione al procedimento assegnatogli: l’avvocato che assiste giudizialmente in regime di patrocinio legale a spese dello Stato è cosa diversa dall’avvocato d’ufficio, che invece va pagato comunque, ed è un professionista a tutto tondo, iscritto ad un apposito elenco presente presso ciascun ordine degli avvocati che deve adempiere i propri obblighi e i propri doveri con la medesima diligenza professionale con cui si prodiga in altri procedimenti oltre che non essere un neofita, giacché deve avere una anzianità di servizio certificata ed una esperienza accertata nella materia di abilitazione.

Al fine promuovere la «diffusione della conoscenza e la effettiva fruizione dell’istituto del gratuito patrocinio con una discussione pubblica consapevole ed informata sui temi dell’esercizio del diritto di difesa, dei mezzi processuali per attivarlo e della riforma forense» è disponibile, per ogni eventuale ulteriore approfondimento e supporto, il sito internet www.gratuitopatrocinio.com, braccio operativo dell’associazione “Articolo 24 Cost.”, ente privo di finalità lucrativa composto da avvocati, praticanti e volontari con la mission di contribuire a divulgare quella fiducia e speranza nella giustizia che, di questi tempi, non può certo dispiacere.

Avv. Alberto Vigani, responsabile giuridico ass.ne “Art. 24 Cost.”

By Luca Cadamuro

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