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INTERROGAZIONE PARLAMENTARE CHIEDE ADEGUAMENTO TETTO REDDITUALE

LA RICHIESTA DI OUA E CONGRESSO PER LA TUTELA DEL GRATUITO PATROCINIO DIVENTA INTERROGAZIONE PARLAMENTARE AL SENATO

Senatore Enrico Buemi

GIUSTIZIA: IL SENATORE ENRICO BUEMI, URGENTE ADEGUARE TETTO REDDITUALE PER L’ACCESSO AL PATROCINIO GRATUITO GARANTITO AI MENO ABBIENTI

24 GIUGNO 2015 – L’Onorevole Buemi spiega il suo intervento al senato in tutela del diritto all’accesso alla difesa ed al gratuito patrocinio, esponendo i contenuti dell’interrogazione appena presentata.

L’associazione Art. 24 Cost. è orgogliosa di dare diffusione alla notizia riportando per intero l’intervento stampa del senatore Buemi che ha sempre avuto la massima sensibilità per la tutela dei diritti del cittadino e, in particolar modo, quelli nei confronti dello strapotere dello stato.

Ci riserviamo di dare miglior diffusione anche al testo dell’interrogazione non appena ne verrà data pubblicazione da parte degli uffici parlamentari.

David Del Santo

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“L’articolo 24 della Costituzione Italiana, coerente anche con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione, prevede che, “a coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il patrocinio a spese dello Stato, qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso effettivo alla giustizia”.

I soggetti aventi diritto al patrocinio senza spese a proprio carico prevede che il tetto del reddito, in base al quale è stabilita l’esenzione delle spese, deve essere aggiornato ogni “2 anni” per evitare che l’erosione dell’inflazione impedisca di aiutare le persone effettivamente bisognose.

Il tetto reddituale previsto in origine, nel 2002, era di euro 9.296,22 di imponibile è stato aggiornato, nel 2009, a € 10.628,16, in adeguamento alla crescita dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, con riferimento fino al 30 giugno 2008.

Due anni fa vi è stata una variazione in aumento che ha portato il tetto reddituale a € 10.776,28 adeguandolo soltanto all’aggiornamento ISTAT al 30.06.2010.

La più recente variazione in aumento è pervenuta dal Ministero di Giustizia nel 2014 e ha portato il tetto reddituale ad Euro 11.369,24, con riferimento solo all’inflazione nominale e senza tener conto della ancor maggior perdita di acquisto legata alla crisi che hanno patito le famiglie italiane e recuperato solo per il biennio 2010 – 2012.

Pertanto, essendo oramai decorsi 36 mesi, pari a quasi 3 anni, dall’ultima variazione effettiva del tetto reddituale, appare necessario adeguare, per i periodi relativi al biennio 1° luglio 2012 – 30 giugno 2014.

L’intervento risulta, particolarmente necessario poiché dai dati accertati dall’Istituto nazionale di statistica, risulta una variazione in aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati pari ad oltre il 2,40%.

L’adeguamento del tetto reddituale per l’accesso al patrocinio a spese dello Stato consentirebbe una reale tutela dei propri diritti a persone che, allo stato, non se lo possono permettere.

Inoltre l’impoverimento del potere di acquisto delle famiglie italiane è di fatto ben superiore a quanto censito dall’indice Istat e richiederebbe persino che lo stesso DPR 115/2002 venisse modificato includendo in aumento, oltre alla variazione Istat, anche la rivalutazione monetaria del periodo di riferimento.

Per questo ho chiesto al Ministro della giustizia se, quando ed in quale forma il Ministero intenda accogliere la richiesta – espressa dall’Organismo Unitario dell’Avvocatura e nella mozione deliberata nello scorso ottobre al XXXII Congresso Nazionale Forense – di porre in essere ogni necessaria iniziativa affinché venga immediatamente emanato il decreto ministeriale che modifica il tetto reddituale adeguandolo al tetto di legge per come maturato alla data odierna, affinché si precisi che tale importo è al netto degli oneri deducibili ammessi per legge.”

Onorevole Enrico Buemi

Alessio Alberti:

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