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IL GOVERNO MONTI NON HA AGGIORNATO IL TETTO REDDITUALE PER IL GRATUITO PATROCINIO

Appello al Prof. Mario Monti e al governo

L’ART. 24 COST. VALE COME GLI ALTRI PRINCIPI COSTITUZIONALI, O NO?

Chi ci segue sa che alcuni mesi fa abbiamo scritto una lettera aperta al governo Monti con un appello  (eravamo alla fine di aprile) chiedendo che l’art. 24 della Costituzione Italiana venisse attuato aggiornando il tetto reddituale per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.

Per evidenziare il valore della nostra statuizione Costituzionale ricordavamo che è importante anche per tutti coloro che si professano europeisti: infatti, anche l’Articolo II-107 della Costituzione Europea prevede che, a coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il patrocinio a spese dello Stato, qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso effettivo alla giustizia. E per accedervi si deve appunto determinare il tetto massimo sotto il quale si ritiene che non ci siano mezzi sufficienti per assicurarsi da soli l’accesso alla giustizia.

Ora si deve ricordare che la disciplina che attua la costituzione è contenuta nel “Testo Unico Spese di Giustizia” (DPR 115/2002) e in particolare nell’art. 77 ove si prevede che il tetto reddituale individuante i soggetti aventi diritto al patrocinio senza spese a proprio carico deve essere aggiornato ogni 2 anni per evitare che l’erosione dell’inflazione impedisca di aiutare le persone effettivamente bisognose. Questo è il testo della norma:


ART. 77
(Adeguamento dei limiti di reddito per l’ammissione)

1. I limiti di reddito sono adeguati ogni due anni in relazione alla variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, verificatasi nel biennio precedente, con decreto dirigenziale del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.

Il tetto reddituale è stato già in passato adeguato alla crescita dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati ma la più recente variazione in aumento risale al 20 gennaio 2009 con decreto ministeriale e ciò persino con riferimento all’ISTAT calcolato al 30 giugno 2008.

Ad oggi 30 settembre 2012 sono purtroppo decorsi oramai oltre “51 mesi, pari a oltre 4 anni e 3 mesi, e nulla è accaduto.

La richiesta di accogliere l’istanza di adeguare, per i periodi relativi al biennio 1° luglio 2008 -30 giugno 2012, il predetto limite di reddito fissato a oggi in euro 10.628,16 è rimasta lettera morta.

Nel frattempo però tutti in Italia si riempiono la bocca di salvaguardia dei principi costituzionali e dei valori sottesi.

Modestamente abbiamo la convinzione che la Costituzione sia da applicarla tutta e non a spizzichi e bocconi per come fa comodo. L’art. 24 e la tutela dell’esercizio di difesa nel processo non trattano di un diritto minore che può essere trascurato. Di certo non si può credere che l’erosione dell’inflazione che ha tolto almeno il 4,4 % del potere di acquisto alle famiglie in 4 anni possa essere trascurata nell’individuazione del tetto massimo per l’ammissione al gratuito patrocinio che oggi esclude dall’accesso garantito alla giustizia 2 milioni di Italiani (che hanno un reddito fra i 12.000 euro e i 10.000 euro).

Crediamo quindi che non sia solo la cassa il principio che deve guidare l’operato del gocverno, bensì che vi deve anche essere altrattanta attenzione nell’attuazione di cui passaggi costituzionali che sono posti a salvaguardia dei valori fondanti una democrazia compiuta come deve essere la nostra.

Per questa ragione è importante che in molti si ricordi avanti tutte le sedi competenti che è necessario intervenire SUBITO per aumentare il tetto del reddito che ammette al gratuito patrocinio. Per questo rinnoviamo una preghiera pubblica affichè il Ministero di Giustizia emani il decreto ministeriale che adegua il tetto reddituale innalzandolo almeno a  € 11.095,79.

Aiutaci anche tu compilando il form qui sotto.

Associazione Art. 24 Cost.

 

Caro lettore, gentile lettrice, dai anche Tu forza al nostro appello al Prof. Monti mandando l’invito al Governo italiano perchè venga aumentato il tetto reddituale che oggi è di€ 10.628,16 ed è scaduto fin dal gennaio 2009, con riferimento al giugno 2008.

L’inflazione ha eroso in 4 anni quell’importo che oggi è superato dalla crisi e nega ogni giorno il diritto di accesso alla giustizia degli italiani non abbienti.

Compila qui il form di contatto con il Governo Italiano per far conoscere anche la Tua voce.

Associazione Art. 24 Cost.

 

Alessio Alberti:
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