X

CONSULENZA STRAGIUDIZIALE CON IL GRATUITO PATROCINIO. OGGI IN ITALIA SI PUO’?

Gratuito patrocinio per la difesa dei non abbienti

La direttiva Comunitaria 2003/8/CE prevede non solo la copertura delle spese di giustizia dei non abbienti ma anche la consulenza nella fase precontenziosa che precede le controversie civile e commerciali.

Ciò è ora assicurato e si aggiunge alla già pacifica assistenza legale gratuita per l’azione civile avanti i tribunali nonché alla rappresentanza processuale gratuita avanti agli stessi e all’esenzione dalle spese processuali.

Tale innovazione è quindi da recepirsi a breve da parte degli stati membri, come in effetti ha già provveduto la Repubblica Italiana.

Con il Dlgs. n. 116 del 27 maggio 2005 ove ha approvato e disciplinato l’accesso alla giustizia nelle controversie transfrontaliere garantendo il patrocinio gratuito a spese dello stato nei processi civili anche per le controversie commerciali.

L’ammissione al beneficio della difesa pagata dallo Stato è qui disancorata dalla mera sussitenza delle condizioni reddituali previste dal DPR 115/2002 con la deroga prevista all’art. 4 del provvedimento predetto: il gratuito patrocinio è consentito a coloro che danno “dimostrazione di on poter sostenere le spese processuali a causa delle differenze del costo della vita tra lo stato membro del domicilio o della dimora abituale e quello del Foro”.

Ma la novità più importante del Dlgs. 116/2005, in recepimento della direttiva comunitaria, è appunto l’estensione del patrocinio anche alla “consulenza legale nella fase precontenziosa al fine di giungere a una soluzione prima di intentare un’azione legale” (art. 6, comma 2) e l’applicazione dell’ammissione al patrocinio a spese dello stato anche “ai procedimenti stragiudiziali” qualora il loro uso sia previsto come necessario dalla legge.

Si ha quindi il superamento della barriera psicologica del contenzioso giudiziale inteso come presupposto minimo per l’intervento della difesa pagata dallo stato: si prende finalmente atto che la controversia è iniziata ben prima di arrivare nelle aule di giustizia e privare chi è non abbiente di una difesa significa comprimere illecitamente il suo diritto di opporsi a pretese illecite.

Ora si può solo auspicare che il legislatore nazionale si attivi con la dovuta solerzia anche nei confronti delle vicende che riguardano il solo territorio nazionale: sarebbe in effetti una beffa che il croato o l’austriaco potesse beneficiare del patrocinio a spese dell’Italia contro un friulano mentre quest’ultimo, se non abbiente, potesse solo difendersi in giudizio, e non prima, contro un suo connazionale.

www.avvocati.venezia.it

Alessio Alberti:

View Comments (2)

  • A quale organo va posta l'istanza di liquidazione spese per consulenze precontenziose, ai sensi dell'art. 6, comma 2?
    Grazie

    • Salve, l'art. 6 del TU 115/2002 statuisce come segue:

      ART. 6 (L)
      (Remissione del debito)

      1. Se l'interessato non è stato detenuto o internato, il debito per le spese del processo è rimesso nei confronti di chi si trova in disagiate condizioni economiche e ha tenuto una regolare condotta in libertà.
      2. Se l'interessato è stato detenuto o internato, il debito per le spese del processo e per quelle di mantenimento è rimesso nei confronti di chi si trova in disagiate condizioni economiche e ha tenuto in istituto una regolare condotta, ai sensi dell'articolo 30 ter, comma 8, della legge 26 luglio 1975, n. 354.
      3. La domanda, corredata da idonea documentazione, è presentata dall'interessato o dai prossimi congiunti, o proposta dal consiglio di disciplina, di cui alla legge 26 luglio 1975, n. 354, al magistrato competente, fino a che non è conclusa la procedura per il recupero, che è sospesa se in corso.

      Puoi dettagliare il tuo quesito in riferimento alla norma?
      Grazie mille.
      Cordialità.
      Alessio Alberti
      Staff Associazione Art. 24 Cost.

      Avvocatogratis è anche sui Social Network più aggiornati

      Ci trova qui su TWITTER.

Related Post