APPELLO A ENRICO LETTA PER AUMENTARE IL REDDITO DEL GRATUITO PATROCINIO

APPELLO PER AGGIORNARE IL TETTO REDDITUALE DEL GRATUITO PATROCINIO

PERCHE’ MENO ACCESSO ALLA GIUSTIZIA VUOL DIRE MENO LIBERTA’

Ecco la petizione inviata al capo del Governo, sottoscrivila anche Tu.

APPELLO AL CAPO DEL GOVERNO ENRICO LETTA PER AGGIORNARE IL TETTO REDDITUALE DEL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO E CONSENTIRE L’ADEGUAMENTO SECONDO LEGGE

Appello al Presidente del Consiglio e al governo

Sottoscrivi anche tu la petizione a Enrico Letta per il gratuito patrocinio

Sottoscrivi anche tu la petizione a Enrico Letta per il gratuito patrocinio

Egregio Presidente Enrico Letta,

come sa l’art. 24 della Costituzione Italiana, coerente anche con la previsione dell’Articolo II-107 della Costituzione Europea (Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale), prevede che, “a coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il patrocinio a spese dello Stato, qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso effettivo alla giustizia”.

La disciplina attuativa di tale normativa costituzionale è prevista nel “Testo Unico Spese di Giustizia” (DPR 115/2002) negli art. 76 e seguenti.


Proprio l’art. 77 di tale decreto presidenziale prevede che il tetto reddituale individuante i soggetti aventi diritto al patrocinio senza spese a proprio carico deve essere aggiornato ogni 2 anni per evitare che l’erosione dell’inflazione impedisca di aiutare le persone effettivamente bisognose.

Il tetto reddituale previsto in origine del DPR 115/2002 era di soli euro 9.296,22 di imponibile ed è stato aggiornato a € 10.628,16, in adeguamento alla crescita dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, il 20 gennaio 2009 ma con riferimento fino al 30 giugno 2008.

La più recente variazione in aumento è pervenuta dal Ministero di Giustizia il 2 luglio 2012 ed ha portato il tetto reddituale SOLO a

Euro 10.776,33

Tale aumento ha, infatti, solo recuperato il biennio dal 1 luglio 2008 al 30 giugno 2010 e con riferimento solo all’inflazione nominale, NON recuperando il biennio già  scaduto dal 1 luglio 2010 al giugno 2012 e non tenendo conto della maggior perdita di acquisto legata alla crisi che hanno patito le famiglie italiane.

Pertanto, essendo oramai decorsi oltre 38 mesi, pari a oltre 3 anni, dall’ultima variazione effettiva del tetto reddituale, voglia accogliere questa cortese istanza di adeguare, per i periodi relativi al biennio 1° luglio 2010 – 30 giugno 2012, il predetto limite di reddito fissato a oggi in euro 10.776,3.

E ciò avvenga rilevando che nel periodo relativo al biennio considerato, dai dati accertati dall’Istituto nazionale di statistica, risulta una variazione in aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati pari al 2,40%.

Per l’effetto, Onorevole Presidente, voglia cortesemente intervenire in tutte le sedi opportune e competenti, ed in particolare avanti il Ministero di Giustizia, affinchè venga emanato il decreto ministeriale che adegua il tetto reddituale innalzandolo

almeno a  Euro 11.500.

La ringraziamo fin da ora a nome degli 8 milioni e mezzo di italiani che, avendo oggi un reddito inferiore ad 11.500.000, potranno un domani finalmente fruire del beneficio costituzionale che gli garantisca l’accesso al libero esercizio del diritto di difesa.

Coordinamento Associazione Art. 24 Cost.

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4 Comments

  1. finalmente un avvocato che si prende a cuore un dispositivo vergognoso dello stato nei confronti dei cittadini …tanto di cappello…

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