APPELLO A MONTI PERCHE’ AGGIORNI IL TETTO REDDITUALE PER IL GRATUITO PATROCINIO

APPELLO AL CAPO DEL GOVERNO PER AGGIORNARE IL TETTO REDDITUALE DEL PATROCINIO A SPESE DELLO STATO

 

Appello al Prof. Mario Monti  e al governo

Appello al Prof. Mario Monti e al governo

Egregio Prof. Monti,

come sa l’art. 24 della Costituzione Italiana, coerente anche con la previsione dell’Articolo II-107 della Costituzione Europea (Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale), prevede che, a coloro che non dispongono di mezzi sufficienti è concesso il patrocinio a spese dello Stato, qualora ciò sia necessario per assicurare un accesso effettivo alla giustizia.

La disciplina attuativa di tale normativa costituzionale è prevista nel “Testo Unico Spese di Giustizia” (DPR 115/2002) negli art. 76 e seguenti.

Proprio l’art. 77 di tale decreto presidenziale prevede che il tetto reddituale individuante i soggetti aventi diritto al patrocinio senza spese a proprio carico deve essere aggiornato ogni 2 anni per evitare che l’erosione dell’inflazione impedisca di aiutare le persone effettivamente bisognose:

 

ART. 77
(Adeguamento dei limiti di reddito per l’ammissione)

1. I limiti di reddito sono adeguati ogni due anni in relazione alla variazione, accertata dall’ISTAT, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, verificatasi nel biennio precedente, con decreto dirigenziale del Ministero della giustizia, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze.

 

Il tetto reddituale previsto in origine dal DPR 115/2002 era di soli euro 9.296,22 di imponibile giusta indicazione nell’art. 76 del provvedimento predetto:


Art. 76
(Condizioni per l’ammissione)

1. Può essere ammesso al patrocinio chi e’ titolare di un reddito imponibile ai fini dell’imposta personale sul reddito, risultante dall’ultima dichiarazione, non superiore a euro 9.296,22.

 

Successivamente, il tetto reddituale è stato aggiornato in adeguamento alla crescita dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e la più recente variazione in aumento è stata  il 20 gennaio 2009 con il decreto ministeriale che di seguito si riporta per esteso:

 

Decreto 20 gennaio 2009 – Ministero della Giustizia

Adeguamento dei limiti di reddito per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato.
(Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 72 del 27 marzo 2009)

IL CAPO DIPARTIMENTO
per gli affari di giustizia
del Ministero della giustizia
di concerto con
IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO
del Ministero dell’economia
e delle finanze

Visto l’art 76 del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, che fissa le condizioni reddituali per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato;

Visto l’art. 77 del citato Testo unico che prevede l’adeguamento ogni due anni dei limiti di reddito per l’ammissione al patrocinio a spese dello Stato in relazione alla variazione, accertata dall’Istituto nazionale di statistica, dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, verificatesi nel biennio precedente;

Visto il decreto dirigenziale emanato in data 29 dicembre 2005 dal Ministero della giustizia di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, con il quale, con riferimento al periodo 1° luglio 2002-30 giugno 2004, e’ stato aggiornato in euro 9.723,84 l’importo originario fissato dall’art. 76, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 115/2002;

Ritenuto di dover adeguare, per i periodi relativi al biennio 1° luglio 2004-30 giugno 2006 ed al biennio 1° luglio 2006-30 giugno 2008, il predetto limite di reddito fissato in euro 9.723,84;

Rilevato che nel periodo relativo ai bienni considerati, dai dati accertati dall’Istituto nazionale di statistica, risulta una variazione in aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati pari al 9,3%;

Decreta:

L’importo di euro 9.723,84, indicato nell’art. 76, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 115/2002, cosi’ come adeguato con decreto del 29 dicembre 2005, e’ aggiornato in euro 10.628,16.

Il presente decreto verrà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.
Roma, 20 gennaio 2009

Il capo del Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero della giustizia
Ormanni

Il Ragioniere generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle finanze
Canzio

Registrato alla Corte dei conti il 2 marzo 2009
Ministeri istituzionali, registro n. 2 Giustizia, foglio n. 195

 

 

Pertanto, essendo oramai decorsi oltre 46 mesi, pari a quasi 4 anni, dall’ultima variazione del tetto reddituale, voglia accogliere questa cortese istanza di adeguare, per i periodi relativi al biennio 1° luglio 2008 -30 giugno 2010, il predetto limite di reddito fissato a oggi in euro 10.628,16. E ciò avvenga rilevando che nel periodo relativo al biennio considerato, dai dati accertati dall’Istituto nazionale di statistica, risulta una variazione in aumento dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati pari al 4,40%.

Per l’effetto, Onorevole prof. Monti, voglia cortesemente intervenire in tutte le sedi opportune e competenti, ed in particolare avanti il Ministero di Giustizia, affinché venga emanato il decreto ministeriale che adegua il tetto reddituale innalzandolo almeno a  € 11.095,79.

La ringraziamo fin da ora a nome degli 8 milioni di italiani che, avendo un reddito inferiore ad 11.000.000, possono fruire del beneficio costituzionale che gli garantisce l’accesso al libero esercizio diritto di difesa.

Associazione Art. 24 Cost.

 

Caro lettore, gentile lettrice, dai anche Tu forza al nostro appello al Prof. Monti mandando l’invito al Governo italiano perchè venga aumentato il tetto reddituale che oggi è di€ 10.628,16 ed è scaduto dal gennaio 2009, con riferimento al giugno 2008.

L’inflazione ha eroso in 3 anni quell’importo che oggi è superato dalla crisi e nega ogni giorno il diritto di accesso alla giustizia degli italiani non abbienti.

Compila qui il form di contatto con il Governo Italiano per far conoscere anche la Tua voce.

Associazione Art. 24 Cost.

2 Comments

  1. che commento volete che lascio ! non ci sono parole per il menefreghismo dei nostrio governanti ” PADRONI “

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